Per comprendere l’utilità delle pellicole di sicurezza per vetri è necessaria una semplice considerazione.
Il vetro è uno dei materiali più utilizzati al mondo. Allo stesso tempo però è anche uno dei più fragili.
La rottura di un vetro, quale che sia la causa, rappresenta un importante rischio per l’incolumità delle persone.
A questo proposito, negli ambienti di lavoro, proteggere le persone dalla rottura di un vetro costituisce da tempo un obbligo sancito dalla legge.
Come fare? Oggi esistono delle pellicole adesive che ti consentono di trasformare un normale vetro in un vetro di sicurezza, rendendolo più resistente allo sfondamento.
Non solo. Ritardando la rottura del vetro, rappresentano anche un valido ausilio anti effrazione.
In questo articolo vediamo in modo approfondito cosa sono le pellicole di sicurezza per vetri, come funzionano e i vantaggi legati al loro utilizzo.
Non esiste ambiente adibito a ospitare persone che non abbia almeno un vetro.
Il vetro però per sua natura è un materiale estremamente fragile e può rompersi facilmente a seguito di urti o incidenti di varia natura.
In caso di rottura, il vetro si frammenta in una miriade di schegge di varia grandezza; delle vere e proprie lame che possono ferire persone e/o danneggiare cose e ambienti, con tutte le conseguenze del caso.
Avere finestre o porte vetrate non in sicurezza rappresenta quindi una potenziale minaccia per l’incolumità delle persone.
Non solo. La messa in sicurezza dei vetri rappresenta da anni un vero e proprio obbligo di legge in tutti gli ambienti lavorativi.
A questo proposito, nel prossimo paragrafo facciamo un rapido punto sulla normativa che riguarda la messa in sicurezza dei vetri nei posti di lavoro.
Quando si parla di sicurezza sul lavoro è necessario fare riferimento al D.LGS.81/2008, meglio noto come “Testo Unico sulla Sicurezza”.
Il Testo enuncia tutta una serie di criteri che ogni luogo di lavoro deve soddisfare per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Tra questi:
Uno dei punti salienti del Testo Unico sulla Sicurezza però è quello che concerne la messa in sicurezza dei vetri. Il Testo, infatti, recita espressamente che:
“le superfici trasparenti o traslucide di porte e portoni devono essere protette contro lo sfondamento per scongiurare il rischio del ferimento dei lavoratori”.
Non solo. La normativa UNI 7697/2007, in particolare, impone l’impiego di vetri di sicurezza stratificati e temprati in numerosi tipi di ambienti, tra cui scuole, condomini e ospedali.
Alla luce di questi dati, dunque, la messa in sicurezza dei vetri si configura come una necessità stabilita dalla legge per tutelare la salute e la sicurezza delle persone.
Vediamo ora quali sono i criteri per riconoscere se un vetro sia da considerare, o meno, un vetro di sicurezza.
Chiariamo innanzitutto cosa si intende per vetro di sicurezza.
Come lascia intuire il nome, un vetro di sicurezza è un vetro che è stato lavorato in modo tale che, in caso di rottura, non si disgreghi in mille pezzi.
Un vetro di sicurezza quindi si può rompere, ma a differenza dei vetri comuni esso rimane compatto, evitando così che le schegge possano provocare lesioni anche gravi alle persone.
Per essere classificato come un vetro di sicurezza, un vetro deve essere accompagnato dalla relativa dichiarazione di prestazione, il documento obbligatorio che, come previsto dal Regolamento Europeo 305/2011, accompagna la marcatura CE dei prodotti da costruzione e che ha sostituito la vecchia dichiarazione di conformità.
La dichiarazione di prestazione deve essere provvista di: simbolo CE, nome/codice identificativo del produttore, ente certificatore, anno di applicazione della marcatura (indicato con le ultime due cifre), numero di certificato, numero della norma europea, breve descrizione del prodotto, informazioni delle caratteristiche (incluse le classi prestazionali di sicurezza).
Nel caso in cui non si disponga di vetri di sicurezza, vediamo ora come mettere in sicurezza i vecchi vetri.
Se si dispone di vetri non a norma, la prima idea che viene in mente è sostituirli.
Tuttavia, sostituire i vetri esistenti con vetri stratificati implica un intervento piuttosto invasivo, che in molti casi comporta la sostituzione dei serramenti e, di conseguenza, un aumento dei costi e tempi di intervento più lunghi.
È quindi necessario sostituire i vecchi vetri per soddisfare i requisiti di sicurezza? Assolutamente no. Ciò che è necessario è aumentare la resistenza delle superfici vetrate, così da evitare i pericoli legati a urti e atti vandalici.
Per farlo e aumentare così la resistenza del vetro, oggi basta applicare una pellicola di sicurezza per vetri sulle superfici che si intendono rinforzare.
Nel prossimo paragrafo vediamo nello specifico cosa sono le pellicole di sicurezza vetri, come funzionano e i principali vantaggi legati al loro utilizzo.
Finestre e porte vetrate sono senza dubbio i punti più vulnerabili degli edifici. Per questo motivo, in caso di rottura del vetro, rappresentano un potenziale pericolo per cose e persone.
Per garantire adeguati standard di sicurezza agli edifici, al posto di costosi lunghi e invasivi interventi di sostituzione, si possono applicare delle pellicole antisfondamento per vetri studiate appositamente per questo scopo.
Si tratta di rivestimenti adesivi completamente trasparenti che in virtù della loro speciale tecnologia migliorano il grado di sicurezza di un normale vetro, trasformandolo in un vetro stratificato di sicurezza (almeno di classe B1).
La pellicola di sicurezza per vetri vengono applicate direttamente sulla superficie interna o esterna dei vetri, incrementandone la resistenza. In caso di rottura del vetro, la pellicola trattiene le schegge, evitando che possano ferire persone e/o danneggiare oggetti.
Lo spessore di queste pellicole è in genere di 100 micron (ovvero solo 0,1 millimetri). Se si necessita di un grado maggiore di sicurezza, esistono anche pellicole con uno spessore maggiore.
Le pellicole di sicurezza per vetri sono adatte a qualsiasi tipo di ambiente: da quelli residenziali a quelli di lavoro, dal box doccia alla vetrina di un negozio, dagli uffici pubblici alle palestre, dalle scuole ai musei (per proteggere le opere d’arte) e molti altri.
La pellicola di sicurezza per vetri si installa generalmente sulla parte interna del vetro. In caso di bisogno, si può comunque applicare anche sul lato esterno.
Ora che abbiamo visto cosa sono e come funzionano le pellicole sicurezza vetri, vediamo i vantaggi principali legati al loro utilizzo e perché preferirle alla sostituzione dei vetri.
Il principale vantaggio della pellicola di sicurezza per vetri è che rende un normale vetro un vetro antisfondamento, aiutando così a prevenire danni a persone e cose in seguito alla rottura di un vetro.
Grazie agli strati in poliestere di cui è formata, infatti, in caso di rottura del vetro la pellicola trattiene le schegge, evitando che queste possano vagare pericolosamente nell’aria.
Installando le pellicole di sicurezza sulle superfici vetrate da proteggere, si mettono a norma i vetri come prescritto dal Testo Unico sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro (D.LGS.81/2008).
Come abbiamo ricordato sopra, sostituire i vetri esistenti con vetri stratificati implica un intervento invasivo, che in molti casi comporta la sostituzione dei serramenti e quindi un aumento dei costi e dei tempi di intervento.
La pellicola antisfondamento rappresenta la soluzione più rapida, economica e non invasiva per mettere in sicurezza finestre e porte vetrate.
Non bisogna poi sottovalutare un altro aspetto, ovvero che le pellicole sicurezza vetri costituiscono un valido ausilio antintrusione.
Come numerosi test hanno dimostrato, queste pellicole ritardano la rottura del vetro. In questo modo, scoraggiano i malintenzionati dal proseguire l’effrazione e permettono di guadagnare tempo prezioso per attivare l’allarme e avvisare le forze dell’ordine.
Qui sotto puoi vedere un video che mostra l’efficacia della pellicola antisfondamento 3M (pellicola protettiva 3M):
In questo articolo abbiamo visto come finestre e porte vetrate non in sicurezza costituiscano un potenziale pericolo per la salute delle persone.
Mettere a norma le superfici vetrate non rappresenta solo una buona abitudine, ma un vero e proprio obbligo stabilito dalla legge (vedi Testo Unico sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro).
Per essere a norma, un vetro deve essere accompagnato dalla relativa dichiarazione di prestazione (ex dichiarazione di conformità) contenente informazioni e dettagli del prodotto.
Per mettere in sicurezza i vecchi vetri e renderli conformi al Testo Unico sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro, la soluzione migliore è applicare le pellicole di sicurezza, film completamente trasparenti che si installano direttamente sopra le superfici da proteggere.
In caso di rottura del vetro, la pellicola trattiene le schegge impedendo che possano arrecare lesioni e danni a persone e cose.
A differenza della sostituzione dei vetri, l’applicazione delle pellicole di sicurezza rappresenta una soluzione più rapida, economica e meno invasiva.
Inoltre, rallentando il tempo di rottura del vetro, le pellicole di sicurezza per vetri costituiscono un valido ausilio antintrusione: scoraggiano infatti i malintenzionati dal proseguire l’effrazione e permettono di guadagnare tempo prezioso per attivare l’allarme e avvisare le forze dell’ordine.
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